Le persone altamente sensibili sin da piccole ricevono dalla società un messaggio negativo che genera in loro la convinzione che in esse alberghi qualcosa di sbagliato. Facendole sentire nel corso della loro vita diverse dalla famiglia, dagli amici e dai colleghi.
A molti di loro sin da piccoli viene detto in maniera ricorrente: “sei troppo sensibile!” “Sei esagerata/o”. Questo accade, con molta probabilità, a causa della loro naturale tendenza ad elaborare le emozioni in maniera più profonda e con una maggiore intensità rispetto agli altri, arrivando anche, in alcuni contesti, ad assorbire le emozioni delle persone vicine. È infatti piuttosto frequente che, dopo essere state a lungo in compagnia di un gruppo di persone, le PAS si sentano completamente stanche e svuotate, come risucchiate.
Per non parlare poi degli effetti che hanno su di loro gli stimoli ambientali e sensoriali, come ad esempio il troppo rumore o gli spazi affollati, lasciandole particolarmente sfinite e con l’impellente necessità di ritirarsi in solitudine o di avere un contatto con la natura per ricaricare le proprie energie.
Fortunatamente, nel momento in cui le PAS comprendono di non essere “diverse”, ma di rientrare in uno specifico tratto di personalità, secondo il quale tutte queste “stranezze” sono parte integrante, è come se qualcuno accendesse una luce in una stanza buia o che un enorme peso si sollevasse dalle loro spalle.
È, infatti, grazie alla ricerca scientifica che ha dimostrato che il 30% della popolazione nasce più sensibile della media e che questa sensibilità si manifesta sia a livello fisico, che emotivo, che le PAS sono state finalmente considerate completamente sane e normali e affatto “strane”.
È stato inoltre dimostrato che, chi rientra in questa fascia di popolazione sia accumunato da alcuni tratti distintivi primo tra tutti l’alto livello di empatia. Tra l’altro, le persone altamente sensibili sono particolarmente intuitive, tendono naturalmente a profonde riflessioni e riescono a cogliere sottili dettagli più facilmente di altri. Purtroppo, per loro natura, tendono ad essere facilmente infastidite da rumori, suoni, luci e altre cose presenti nell'ambiente che non sembrano affatto influenzare le altre persone, ma che su una PAS tendono a generare uno stato di fastidiosa sovrastimolazione. Le caratteristiche descritte sino a qui, sono innate nelle PAS e non scompaiono affatto nel corso della vita, ma è possibile imparare a conviverci, anche rivolgendosi ad un professionista esperto del tratto.
Dal momento che, per alcuni ricercatori l'elevata sensibilità sia di fatto un dono, forse non è il caso di scoraggiarsi, ma solo di impegnarsi nel conoscere le caratteristiche del proprio tratto e imparare a gestire in particolar modo quegli aspetti meno piacevoli dell’essere PAS.
Ed è proprio con l’intento di donare al lettore uno strumento che aiuti a gestire meglio questi aspetti meno piacevoli, che in questo breve articolo propongo una tecnica che uso spesso e con ottimi risultati con le persone che si affidano a me. Si tratta delle “affermazioni positive” un valido strumento, che aiuta sia a gestire meglio, che ad accettare l’alta sensibilità.
Questa tecnica consiste nel ripetere ad alta voce, preferibilmente davanti ad uno specchio, affermazioni positive. Ad esempio “Ti amo" o "Sei bravissima". L’affermazione che si andrà a ripetere va creata ed elaborata in base a quale aspetto di sé si intenda fortificare. L'obiettivo nel ripetere frequentemente queste affermazioni è volto a trasformare pensieri depotenzianti, convinzioni negative o credenze bloccanti di cui si potrebbe non essere pienamente coscienti. Una pratica quotidiana e regolare di questo esercizio, per un minimo di 21 giorni, consente di raggiungere una trasformazione del modo di pensare a sé stessi e di sentirsi con sé stessi. È attraverso la ripetizione che, le affermazioni si radicano nella mente subconscia facendo sì che pensieri e convinzioni depotenzianti svaniscano, lasciando il posto a pensieri nuovi, positivi, più credibili e autentici.
Si può scegliere di recitare e ripetere le affermazioni mentalmente, oppure scriverle, personalmente suggerisco di pronunciarle ad alta voce, poiché vocalizzarle dà forza alle parole. Guardarsi allo specchio mentre si verbalizza l'affermazione, con la giusta postura, la giusta intonazione e guardandosi negli occhi, fa senz’altro la differenza sull'efficacia. Fare questo lavoro davanti allo specchio ha un ulteriore vantaggio nei casi di scarsa autostima e scarso amore di sé.
Logicamente, le affermazioni positive non sono una bacchetta magica, non basta recitare queste affermazioni per pochi giorni e all'improvviso si ha un buon livello di autostima e una mentalità positiva. Richiedono senz’altro impegno e lavoro, ma in base a quanto la ricerca scientifica ha evidenziato, ben ripagato. Infatti, sembra si stato dimostrato che le affermazioni positive ripetute nel tempo siano in grado di rafforzare la personale percezione di sé e trasformare le convinzioni negative. Sono molto efficaci non solo per aumentare la fiducia e l’autostima, ma anche per trasformare qualsiasi dialogo interiore negativo, in un dialogo interiore positivo.
È piuttosto facile che all’inizio, a causa di un atteggiamento critico e una scarsa autostima, risulti particolarmente difficile guardare senza giudizio il proprio riflesso nello specchio e ripetere affermazioni che potrebbero risuonare false.
Nonostante la riluttanza iniziale, il mio consiglio è quello di continuare a ripetere le affermazioni positive più e più volte, anche se potrebbe sembrare "falso". Dopo alcune settimane, si potranno notare già i primi cambiamenti, ma bisognerà insistere senza mollare, affinché l’obiettivo sia raggiunto appieno.
immagine dal web
Nella mia esperienza personale e professionale, ho notato che esistono alcune credenze e pensieri negativi che appartengono alla maggior parte delle PAS. Così ho iniziato a mettere insieme una raccolta di affermazioni positive per aiutarle a sentirsi più consapevoli. Di seguito riporto quelle più utilizzate nella mia pratica di Counseling. Perlopiù si tratta di quelle affermazioni positive che propongo ai clienti che convivono con un dialogo interiore negativo o hanno problemi di scarsa fiducia in sé.
Ecco alcuni utili esempi di affermazioni positive:
1. La mia sensibilità è la mia più grande forza.
2. Mi amo e mi accetto esattamente così come sono.
3. Io mi approvo.
4. Sono pronto/a a lasciare andare tutti gli schemi di critica.
5. Mi permetto di vivere tutte le mie emozioni.
6. Mi do il permesso di riconoscere i miei sentimenti.
7. Conforto il mio bambino interiore e insieme siamo al sicuro.
8. Sto imparando ad ascoltare il mio corpo e i miei bisogni.
9. Mi accolgo, mi amo, mi ascolto.
10. Le mie opinioni sono apprezzate.
11. Ho scelto di coltivare me stesso/a.
12. La mia autostima non dipende dalle opinioni altrui.
13. Sono abbastanza bravo/a, sono degno/a e merito il meglio per me stesso/a.
14. Onoro e rispetto me stesso/a e stabilisco confini sani.
Ovviamente, oltre agli esempi di affermazioni positive riportate sopra tra le quali scegliere, ne esistono molte altre create ad hoc per ogni singolo. Solitamente aiuto la Persona ad elaborare da sola l’affermazione positiva giusta per sé stessa.
Il viaggio alla scoperta dell’alta sensibilità può passare, dunque, anche attraverso l’utilizzo delle affermazioni positive che arricchiranno questo meraviglioso e faticoso percorso per arrivare ad abbracciare i doni, le qualità e le capacità straordinarie associate al tratto. Lavorare sulla propria alta sensibilità significa anche raggiungere il traguardo di potersi concentrare su ciò che dà più gioia, vivendo appieno l’autenticità senza dover nascondere le proprie innate capacità, soprattutto quelle intuitive.
Buon viaggio cari altamente sensibili!
AnnaMariaLeMoli
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