Le Persone Altamente Sensibili e la solitudine emotiva: quando il cuore cerca connessione
- dr.ssa Anna Maria Le Moli
- 29 mar
- Tempo di lettura: 2 min
Ti è mai capitato di sentirti solo anche quando sei circondato da persone? Di parlare con qualcuno, ma avere la sensazione che non possa davvero capire quello che provi? Se la risposta è sì, potresti essere una persona altamente sensibile (PAS) e uno studio recente ha finalmente dato voce a questa esperienza.
Pubblicata su Scientific Reports (Meckovsky et al., 2025), questa ricerca ha esaminato la solitudine nelle PAS, facendo una distinzione tra diversi tipi di solitudine.
Quando la solitudine non è una questione di numeri
Lo studio ha coinvolto 3.247 adulti Cechi tra i 18 e gli 80 anni e ha analizzato diverse forme di solitudine:
Solitudine generale, ovvero il senso complessivo di isolamento;
Isolamento sociale, inteso come l'effettiva mancanza di contatti e interazioni;
Solitudine sociale, ovvero il non avere molti amici o una rete di supporto;
Solitudine emotiva, che si manifesta quando le relazioni esistenti non forniscono il livello di intimità e comprensione desiderato.
Ebbene, i risultati sono stati chiari, le PAS non hanno meno interazioni sociali rispetto alla popolazione generale, ma hanno un forte bisogno di connessioni profonde che spesso non viene soddisfatto.

Parlare senza essere compresi
Se sei una PAS, probabilmente conosci bene questa sensazione. Puoi essere in compagnia, chiacchierare, ridere e socializzare, ma dentro di te sentire che manca qualcosa. Non è che le persone intorno a te siano sbagliate o poco affettuose, semplicemente non riescono a cogliere la tua profondità emotiva.
Come spiegano gli autori dello studio: “Le PAS sembrano avere un bisogno maggiore di intimità nelle relazioni strette, di cui sono prive. In termini di normali relazioni sociali, interagiscono come la popolazione generale.”
In altre parole, la questione non è “quante” persone hai intorno, ma quanto profondamente riesci a connetterti con loro.
Da dove nasce questa sensazione?
Gli studiosi non hanno ancora indagato in che modo le esperienze infantili possano influenzare questa percezione, ma ipotizzano che fattori come uno stile di attaccamento insicuro possano giocare un ruolo importante. Sarà interessante vedere come ricerche future approfondiranno questa connessione.
Cosa possiamo imparare da questo studio?
Questa ricerca ci ricorda che la solitudine non è solo una questione di numeri, ma di qualità delle relazioni. Per le persone altamente sensibili, trovare qualcuno con cui condividere davvero i propri pensieri e sentimenti può fare la differenza tra sentirsi connessi o soli, anche in mezzo agli altri.
Se ti riconosci in questa descrizione, sappi che non sei solo. Il tuo bisogno di profondità emotiva è reale e valido. Anche se a volte può sembrare difficile trovare chi possa comprenderlo, là fuori ci sono persone con cui potrai costruire legami autentici e significativi.
Anna Maria Le Moli
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